Difesa scandinava

Difesa scandinava
abcdefgh
8
a8 torre del nero
b8 cavallo del nero
c8 alfiere del nero
d8 donna del nero
e8 re del nero
f8 alfiere del nero
g8 cavallo del nero
h8 torre del nero
a7 pedone del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
e7 pedone del nero
f7 pedone del nero
g7 pedone del nero
h7 pedone del nero
d5 pedone del nero
e4 pedone del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
c2 pedone del bianco
d2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
a1 torre del bianco
b1 cavallo del bianco
c1 alfiere del bianco
d1 donna del bianco
e1 re del bianco
f1 alfiere del bianco
g1 cavallo del bianco
h1 torre del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
Mosse1.e4 d5
Codice ECOB01
OrigineScachs d'amor, poema del XV secolo
Origine del nomeScandinavia
Evoluzione diApertura di re

La difesa scandinava (nota in inglese anche come Center-Counter Defense[1]) è un'apertura degli scacchi, che si presenta sulla scacchiera a seguito di

1. e4 d5

È una delle aperture di gioco semiaperto di cui abbiamo testimonianze più antiche, tanto che viene già menzionata in un poema del XV secolo. Lo scopo principale è quello di rendere la posizione fastidiosa per il Bianco fin dalla prima mossa, impedendogli di giocare le sue aperture favorite, come la partita scozzese, la partita spagnola o la partita italiana. Un altro grande vantaggio di questa difesa è che gli Alfieri del Nero di solito non rimangono intrappolati dietro i propri pedoni, un problema che è frequente quando si gioca la difesa siciliana o la difesa francese.[1]

Nella variante classica, le mosse successive alla prima sono:

2. exd5 Dxd5
3. Cc3 Da5
4. d4 Cf6

cui di solito seguono lo sviluppo del cavallo bianco in f3 e dell'alfiere nero in g4.

Sebbene agli inizi fosse ritenuta un'apertura molto negativa per il Nero (specie per la prematura uscita della Donna), la moderna teoria scacchistica ha rivelato che in questa apertura il Bianco ha un vantaggio nient'affatto incolmabile. In particolare, un'accorta serie di mosse del Nero possono confutare i seguiti bianchi troppo aggressivi. Anche se il Nero perde almeno un tempo con le sue prime mosse di Donna, andando così contro i principi classici dello sviluppo, l'esperienza ha dimostrato che questa provocazione può essere giustificata in base alla solida struttura che il Nero ottiene. In alcune varianti il Bianco cerca di sfruttare il suo vantaggio nello sviluppo con un gioco forte e aggressivo, che richiederà la massima attenzione da parte del Nero.[2]

Nella linea moderna, definita attacco Marshall, il Nero invece sfrutta il gambetto come mezzo per velocizzare lo sviluppo dei propri pezzi tramite 2.exd5 Cf6, e temi quali il trasferimento del cavallo in b6, il fianchettamento dell'alfiere di re e un rapido arrocco corto. La teoria sembra però confutare questa linea perché, con una serie di mosse naturali, il Bianco riesce a conquistare il centro e a minacciare fortemente il Nero.[3]

Nella variante Patzer della Scandinava[4], il Nero invece muove la regina sulla casella e5 dando scacco:

1.e4 d5
2.exd5 Dxd5
3.Cc3 De5+

cui di solito segue la mossa dell'alfiere bianco in e2.

Questa apertura, per le ragioni sopracitate, non ha mai goduto di un grande consenso; ciononostante, è stata usata da grandi campioni quali Jacques Mieses e Viswanathan Anand; quest'ultimo, in particolare, usò la difesa scandinava in un match contro Garry Kasparov raggiungendo una buona posizione (ma si dovette comunque rassegnare alla sconfitta)[5].

  1. ^ a b [1]
  2. ^ Wahls, p.12
  3. ^ Aperture della Difesa Scandinava, su aperturescacchi.weebly.com.
  4. ^ Giorgio Chinnici, La variante Patzer della Scandinava, su Accademia Scacchi Milano - Gli scacchi nel cuore di Milano. URL consultato il 31 dicembre 2022.
  5. ^ Garry Kasparov vs Viswanathan Anand (1995), su www.chessgames.com. URL consultato il 31 dicembre 2022.

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